Venerdì 26 sono stato a vedere i Babyshambles del Povero Pete. Hanno iniziato con due ore e quarantacinque di ritardo quindi il concerto del 26 è diventato quello di The Ian Fays, un duo gemellare americano chitarra, basso + drummer machine e tastiere. Che dire? A me sono piaciute. Canzoni molto tristi ma anche con un buon ritmo. Molto lo-fi e semplici. Ambedue molto affascinanti con indosso vestiti molto anni cinquanta, uno bianco e l'altro nero. Me ne sono innamorato. Disco su etichetta Homesleep (made in BO), motivo per cui sono in Italia per un mini tour. Sabato questo, il 3, suonano al Festival delle Valli, nella bassa modenese. E' d'obbligo andarci prima che il 7 se ne ritornino negli USA.

Qualche foto:


All'una meno un quarto iniziano i Babyshambles. Finalmente! Divertenti. Partono malino, tutti distorti, io ho un brivido: speriamo non sia così per tutto il concerto. Poi Pete si riprende, nonostante lo stupidissimo pubblico che gli lancia addosso di tutto, dai pupazzetti delle ragazzine in visibilio per il belloccio inglese ai tappi per le bottiglie. Lui risponde a tutti. Da del wanker a uno nel mezzo, che incazzato come un vipera sale sulle spalle di un compare e lo minaccia di venire ad affrontarlo. Siamo in Italia, dobbiamo farci riconoscere. Vedere i Babyshambles ricorda vedere una di quelle band del liceo che suonano anche bene ma fanno un pò quel che cazzo gli pare. Canzoni ripetute due volte, il cantante che blatera cose incomprensibili, tanta energia e devastazione a go-go. La droga comunque fa male e il Povero Pete ne è la dimostrazione. Non avevo visto nessuno così stonato da secoli. Comunque suonano delle gran canzoni, soprattutto l'ultima, Fuck Forever, ti da veramente la carica.

Ed ora il Povero Pete in preda ai suoi deliri:


1 commenti:

    On 30/7/06 22:34 Anonimo ha detto...

    lo amo è troppo un genio del male...

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