Chi vuole intendere, intenda...


E' FENOMENALE il modo in cui lo trattano ovunque a pesci in faccia!

E pensare che quando stava da noi NOI era venerato come un DIO...

FORZA BARCA!

Dejavu.

Io faccio del male alle persone perché loro facciano del male a me. Sono un autolesionista. Non mi taglio le vene, non mi graffio e non faccio cose del questo genere. E' solo un atteggiamento che assumo nella vita. Io voglio che voi mi facciate del male e per fare questo vi metto nella condizione in cui voi non potete fare altro che non arrecarmi dolore. Non è una bella sensazione. Soprattutto quando, inconsciamente, fai del male a qualcun'altro. Non potrei mai provocare dolore fisico a qualcuno né a me stesso, non lo sopporterei. Il dolore sentimentale invece è migliore perché è più forte. Non conosco il motivo di questo comportamento. E' qualcosa di inconscio. Niente è premeditato ma ad analizzare lucidamente e in maniera distaccata i miei comportamenti si evince che io faccio di tutto per comportarmi così. Non è che ci provi manco piacere. Le cose piacevoli sono altre: la musica, il cinema, lo scrivere, il giocare a tennis, guardare l'Inter quando gioca bene, viaggiare, insomma ci sono un sacco di belle cose da fare a questo modo, sicuramente non fare del male perché te ne venga fatto. Questo è un comportamento da egoista. E' un comportamento che si addice a un sadico di merda. Ma forse io sono un sadico di merda. E' un comportamento che mi fa stare male perché io voglio sentirmi male forse. Forse ricerco solo un punto basso. Un punto torbido che neanche io so dove trovare e non ne conosco il motivo della ricerca. Eppure non ho niente. Mi sento bene. Nel senso: non ho nulla che vada storto nella vita. Sì, ok, qualche acciacco, il cuore che batte come vuole, la scuola che non si sa se parte o meno, l'Inter che non vince lo scudetto dal 1989 e altre cavolatine di sorta, ma nulla d'importante. Infatti quando tutti si preoccupano e mi chiedono che cosa abbia, io rispondo di non avere nulla, perché è vero! Eppure mi rodo lo stomaco, mi faccio sbalzare il battito cardiaco, mi faccio venire dolori di ogni genere solo per stare male. E' divertente come io sappia a mente fredda quale sia la strada giusta, il modo in cui riuscirei a non fare male agli altri e a me stesso, ma è come in un dejavu, quando sai benissimo quello che ti sta per accadere, tu tenti di cambiare di fare qualcos'altro ma non ci riesci, sei bloccato dal tuo corpo che agisce nella maniera che tu conosci già ma che non vorresti ripetere. La sensazione è quella. L'inevitabilità della cosa. Questo è la cosa più brutta.

E meglio che domani chiami Pietrantonio.

Buon Natale. Buono. Oddio. A modo loro.


Se non la volessi prendere in ridere mi metterei a piangere.

Come insegna(va?)no: la commedia nasce dalla tragedia. Ed infatti è comicissimo vedere che ti fanno gli auguri dopo che ti hanno appiedato!

Mi sento come un cassaintegrato.
Medicinali assunti oggi:

Inderal 40 mg compresse - per regolare il battito cardiaco
Imodium compresse - per problemi intestinali
Celluvisc 0,5 % collirio - per la lubrificante degli occhi
Xanax 0,5 mg compresse - per dormire

Ma faranno così bene?

Oh Cazzo!

SCUOLA - 23/12/2005

COMUNICAZIONE

L'ATTIVITA' DIDATTICA DELLA SCUOLA NAZIONALE DI CINEMA DI ROMA E' SOSPESA IN ATTESA DELLE DETERMINAZIONI CHE IL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI ASSUMERA' IN ORDINE AL FINANZIAMENTO DEL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA PER L'ANNO 2006.

Se non mi fate diplomare faccio un casino!

GRAZIE TREMONTI!

GRAZIE BERLUSCA!

BELL'ITALIA QUESTA!


PS: Speriamo nella bufala...

Countdown: The Best Ten Albums Of 2005.

#10Starsailors – On The Outside

#09
Franz Ferdinand – You Cold Have Been So Much Better... With Franz Ferdinand

#08
Bloc Party – Silent Alarm

#07
The Bravery – The Bravery

#06
The Magic Numbers – The Magic Numbers

#05
Babyshambles – Down In Albion

#04
The White Stripes – Get Behind Me Satan

#03
Black Rebel Motorcycle Club – Howl

#02
Gorillaz – Demon Days

#01
Kaiser Chiefs – Employment
Oggi mi tocca tenere la conferenza sulla mia sceneggiatura. Chissà che racconto? Intanto nei giorni scorsi ho spedito una mail ai Tre Allegri Ragazzi Morti raccontandogli di Occhi Bassi e oggi Enrico, il bassista, mi ha risposto dicendomi che sono curiosi di leggerla. Sono contento. Almeno esiste qualcuno che ha voglia di vedere di che parla. Spero piaccia!
Rimango ogni volta più sorpreso dal modo in cui l'essere umano sia attratto dallo stare insieme. Ma sopratutto da come sia attratto dall'idea di aprire quella cazzo di bocca e dire la sua. Incredibile. A me piace restarmene tra me, me stesso ed io. Dire la tua non serve a nulla se non hai il potere necessario per essere ascoltato. Vale allora tenere la bocca chiusa e risparmiare fiato. Si fa anche bella figura la maggiorparte delle volte. Poi odio le persone che appaiono intelligenti e colte e che hanno sempre una spiegazione o la soluzione a tutto. Io mi considero alquanto ignorante. A volte rimango sbalordito dalle domande assurde di certe persone: "ma come si scrivono bei dialoghi?" "ma come si rende il contesto?". Ma che cazzo di quesiti sono? Ti siedi e batti sulla tastiera, se hai qualcosa da dire le cose saltano fuori come per magia. Poi le devi correggere, devi limare gli eccessi della mente libera, devi ridiventare un essere razionale e ragionarci, ma il più è fatto. E' solo un fatto di dita che scorrono libere. Un pò come la masturbazione.

Fender American Vintage '52 Telecaster.

Ok non la saprei suonare. Ok costa un botto. Ma:

a) E' la chitarra di Graham
b) E' UNA FICATA!

E senti come suona!

Niente di sessuale. Ma qualcosa di orgasmico alla stessa maniera. Ovvero:


Le copertine del primo, terzo e quinto album di Weezer. Mi piace molto il modo riccorrente, ogni due cd, di riproporre lo stesso schema ma con poche differenze. Peccato solo che Make Belive (l'ultimo) sia titolato. Sarebbe stato più bello se dopo il Blue Album, il Green Album (come comunemente vengono chiamati i due Weezer) fosse apparso solo il Black Album.

Alle Diamond Dogs.

Videolezione N°1.

I videoclip dei White Stripes andrebbero presi come esempio.

Iniziamo con quello di "I Just Don't Know What To Do With Myself" diretto da Sofia Coppola.

Vale solo per la lapdance della protagonista Kate "Sul petto calma piatta" Moss.

Per vederlo serve Quicktime 7.
Il 66 e il 17 mi perseguitano da qualche anno.

Ma io li voglio considerare numeri fortunati.
... invece quest'uomo continua ad essere un mito!


Cros al bacio...


... e gol di Oba!

Per vederlo serve Quicktime 7.
Un buon blur d'annata ('97) è un buon compagno per una "terza-quarta" serata di cazzeggio preceduta da una prima e una seconda di altrettanto cazzeggio. Sabato sera di cazzeggio. Sabato pomeriggio di cazzeggio. Sabato mattina di sonno infinito. Domenica sarà uguale. Dovrei comprare dei regali in verità. Dovrei, ma non ho voglia. Mi sono rotto i coglioni di fare regali. Non è periodo. Regalerei delle cagate. O delle cose pornografiche. Quindi meglio evitare. La gente il porno non lo apprezza. Il genere perduto del cinema. Joe D'Amato è grande quanto uno Spielberg. Il fatto che il figlio, Daniele Massacesi, che ha imparato il mestiere con lui, sia il primo operatore di Ridley Scott ne è la dimostrazione scientifica. Come è scientifico il giramento di coglioni che mi viene quando le persone parlano di me. Chiunque. Dal primo all'ultimo che non sono me stesso. "Io, io, io... e gli altri" è un bel titolo per un film ma è ancora meglio come slogan per la mia vita (ma anche di quella del genere umano - un branco di egoisti egocentrici). E quest'ultima cosa tra parentesi si capisce dalla seguente immagine:


Ma dimmi te se a uno, in questo caso Diego Conte, al giorno d'oggi, per diventare famoso non gli basta solo di apparire in TV ma deve pure inchiappettarsi una nota (e STRAFICA!) pornostar, la dolcissima Brigitta Bulgari. A parte che scoprire le qualità nascoste della signorina non deve essere affatto spiacevole però vedere pubblicata la propria prestazione sessuale su un dvd e conseguentemente su Internet, beh, se hai un attimo di cervello, un pò il cazzo ti dovrebbe girare. Invece no! Qui si inventano che la telecamera era rimasta accesa per sbaglio durante l'intervista, che i due hanno firmato all'isaputa di queste riprese e altre cazzate del genere, quando basta guardare questa foto per vedere un'inquadratura quasi perfetta e una perfetta luce morbida e calda. Direttore della Fotografia! Direttore della Fotografia! Bel lavoro!

Insomma: dove stiamo finendo se oggi per sfondare non basta saper fare dei pompini (per le donne obviously, a meno che non siate Costantino visto che Lele Mora apprezza) ma conta farli bene, e non importa essere delle TROIE ma bisogna essere delle SIGNORE TROIE (cercando di essere all'altezza della triade: Venier - Parietti - Ventura)?
Viviamo in un mondo in cui non conta più quanto tu sia bravo a fare il tuo lavoro ma come ti comporti a letto. D'altronde è quello che insegnamo fin da piccoli ai bambini di oggi. Prevaricare gli altri a costo di tutto. Qualsiasi mezzo che abbiamo a disposizione usiamolo.

Poi c'è internet. Il punto massimo di tutto questo. Qui se vuoi diventare famoso basta che ti fai vedere nudo (anzi meglio nuda, che tira di più). Il termine nuovo è blogstar. Che grandi. Sembra di stare in una puntata di Sex and the city con tutte ste fighe che parlano di sesso e te lo fanno pure vedere mentre un sacco di gente naviga in giro (in maggioranza maschi, ma c'è pure una buona componente femminile) con i pantaloni abbassati a toccarsi i genitali. Ok, ogni tanto è divertente, però ragas non si può sprecare il tempo dietro al sesso in questa maniera! O forse si visto che è l'unica maniera per farsi riconoscere e/o per esprimere al meglio se stessi in questa società moderna.

Invidioso delle blogstar, di Guido Conte (solo perché si è scopato la Bulgari) e di tutte le sottospecie di fighe che sopravvivono nel sottobosco televisivo con l'unico merito di fare dei signori pompini, ma non avendo il fisico per guadagnarmi anche io un pezzo di celebrità, posso rimedimediare solo utilizzando il vecchio trucco per incrementare gli accessi al sito.

CAZZO CAZZO CAZZO CAZZO CAZZO CAZZO CAZZO CAZZO CAZZO CAZZO

FIGA FIGA FIGA FIGA FIGA FIGA FIGA FIGA FIGA FIGA FIGA FIGA FIGA

TETTE TETTE TETTE TETTE TETTE TETTE TETTE TETTE TETTE TETTE

CULO CULO CULO CULO CULO CULO CULO CULO CULO CULO CULO

POMPINI POMPINI POMPINI POMPINI POMPINI POMPINI POMPINI

MASTURBAZIONE MASTURBAZIONE MASTURBAZIONE MASTURBAZIONE

SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO

VAFFANCULO! VAFFANCULO! VAFFANCULO! VAFFANCULO! VAFFANCULO!

PS: il mio prossimo copione parla di film porno.

Questa è bella!

Come direbbe Elio: Vecchio Cinema, Vecchio Cinema...

Sono stato alla (falsa) premiazione del Premio Alberto Sordi 2005.

Il Vecchio Cinema ha detto che:

- il cinema italiano è in crisi.

- le storie erano incompiute, molte erano televisive e seriali.

- non dare il primo premio è un gesto forte per segnalare la crisi.

- se ci fosse stato un nuovo "I Compagni" di Monicelli il premio l'avrebbero assegnato.

- siete i meno peggio tra tutti quelli letti.

Io dico che:

- il cinema italiano del Vecchio Cinema che non è più capace di fare (nonostante sia un Maestro, bisognerebbe capire quando è l'ora di andare in pensione, sennò si diventa tutti come Andreotti) è in crisi, non credo che registi come Sorrentino, Garrone, Virzì, Piccioni siano sinonimo di crisi.

- "Occhi Bassi" è tutto meno che televisiva o seriale, così come è "L'impresa" di Fede o "Prima o poi" di Mariano. E poi, anche se fosse, gli americani hanno costruito capolavori sulla serialità. "Guerre Stellari", "Indiana Jones", "Ritorno al futuro", "Il Signore degli Anelli" dovrebbero insegnare qualcosa. Ah, già ma per il Vecchio Cinema tutto quello è solo merda effettistica.

- non dare il premio al primo anno di concorso vuol dire fare una figura barbina da spocchiosi.


- se qualcuno dei partecipanti fosse
Monicelli (oppure Age o Scarpelli) non avrebbe partecipato a un concorso di sceneggiatura. I film l'avrebbe già fatti. "I Compagni" comunque è sintomo del modo in cui il Vecchio Cinema intende il cinema. In maniera vetusta.

- siete diventati il peggio a non fare il vostro lavoro.


Ringrazio Giorgio per le sue parole di vero apprezzamento verso "Occhi Bassi" (fosse stato per lui mi avrebbe assegnato la menzione speciale) e la stima che nutre nei miei confronti. E' un grande Maestro e gli devo molto per i suoi insegnamenti al Centro. Aspetto con ansia che mi regali la scheda di valutazione della mia sceneggiatura come promesso, sono curioso di leggerla.

Quelli della Casa del Cinema dipingono la mia creatura e me così:

OCCHI BASSI Una stagione delle Diamond Dogs a Sassuolo: quattro ragazzine amiche da una vita unite dalla volontà di ribellarsi dalla società e dalla paura delle prime esperienze di amore e sesso.

Enrico Vannucci (1981) Frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia. Ha gia’ avuto esperienze nel campo cinematografico e radiofonico.

PS: se qualcuno si stesse domandando se sia o meno un raccomandato la risposta è la seguente: mio padre è libero professionista, mia madre insegnante alle medie. Non credo siano credenziali degne di una raccomandazione.

Ecce Enrico.

Dicono loro che mi stia rinchiudendo. Dicono che stia tagliando i ponti. Dicono che abbia qualcosa. Dicono che stia male. Boh? Ma dove le vedono tutte queste cose? Dal mio punto di vista cerco di (soprav)vivere. E non mi pare, per ora, di non riuscirci. Poi se uno non ha granché voglia di uscire, fare cose, vedere gente mica vuol dire che è un fottuto depresso e come tale va considerato. Sicuramente uno così non è uscito da un film di Nanni Moretti. O forse sì.

Senti che lavoro, me ne ero dimenticato, che lavoro fai?
Beh mi interesso di molte cose. Cinema, teatro, fotografia, musica, leggo...
Concretamente.
Non so cosa vuol dire?
Come non sai, cioé che lavoro fai?
Nulla di preciso.
...Come campi?
Ma... te l'ho detto giro, vedo gente, mi muovo, conosco, faccio delle cose.
E l'affito?
Vivo con mio fratello e non lo pago.
I vestiti?
E' un amico per esempio che va a Londra gli dico di portarmi delle cose degli abiti.
Il mangiare?
Mi ospitano molto spesso.
Questa sigaretta qui?
Ho incontarto un amico stamattina e mi ha dato due pacchetti di queste.

No veramente non mi va, ho anche un mezzo appuntamento al bar con gli altri. Senti, ma che tipo di festa è, non è che alle dieci state tutti a ballare in girotondo, io sto buttato in un angolo, no... ah no: se si balla non vengo. No, no... allora non vengo. Che dici vengo? Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? Vengo. Vengo e mi metto cosí, vicino a una finestra di profilo in controluce, voi mi fate: "Michele vieni di là con noi dai..." e io: "andate, andate, vi raggiungo dopo..." Vengo! Ci vediamo là. No, non mi va, non vengo, no. Ciao, arrivederci Nicola.
E' tempo di compleanni e laure. Occasioni, come tutti sappiamo, dove vi è un festeggiato. La ragione non importa, ciò che conta è che ci si ritrova tutti assieme per brindare con gioia alla fortuna di una persona. Questo è sempre accaduto e sempre accadrà finché ci sarà qualcuno da festeggiare allegramente per ricordare annualmente l'avvicinamento al fatidico ultimo giorno o per un traguardo conseguito cum laude. E' vero che è sempre stato così ma, rispetto all'infanzia, le cose sono cambiate. E di molto.
Prendiamo ad esempio il compleanno che è un evento comune che si ripete ciclicamente ogni 365 giorni dal momento della nostra sortita dal ventre di nostra madre. Bene, nei primissimi anni di età il compleanno veniva festeggiato in famiglia, tra i parenti, e, spesso, nell'incoscienza del festeggiato che, bambino piccolo, non comprendeva di ciò che gli stava capitando intorno e, soprattutto, non ricorderà, più avanti negli ann, quei momenti (e non ricordare qualcosa equivale alla morte, alla non esistenza. Come facciamo a testimoniare che una cosa è avvenuta, è esistita se non la ricordo? - ma questo è un'altro discorso) gioiosi.
Poi, col sopraggiungere della memoria a lungo termine e con la crescita ma, soprattutto, con l'inizio della frequentazione scolastica e la nascita delle prime amicizie, i compleanni diventano eventi importanti così costruiti: io organizzo una festa per voi e voi, cari amici, in cambio mi fate un regalo. Do ut des. Questo porta gli amati genitori a imbastire un party casalingo con pasticcini, pizzette, bibite analcoliche e quant'altro mentre una schiera di vivaci amichetti ti invade e tenta di distruggerti l'abitazione. Se ci fate caso è lo stesso ragionamento che è alla base del più vecchio contratto del mondo: quello matrimoniale. Io ti organizzo una festa, un banchetto che mi costa migliaia di euro sonanti e tu in cambio mi foraggi i miei primi mesi di coppia sposata con regali utili e (becera tradizione cafona, soprattutto, emiliana) soldi nel taschino dello sposo. Si potrebbe discutere sull'inutilità di una tale messa in scena quando i soldi spesi nel banchetto equivalgono, più o meno, alla somma del valore dei regali ricevuti e per questo sarebbe più semplice spendere i propri soldi direttamente in cose utili che non in un banchetto ma, si sa, se non ci complichiamo la vita non ci divertiamo.
Torniamo al nostro argomento principale. Dicevo: do ut des, io do affinché tu dia. Ma a un certo punto nella linea del tempo della nostra vita questo principio si interrompe. Con l'adolescenza si assiste a un cambiamento di questo genere: io organizzo il compleanno (o la festa di laurea o quant'altro dove io sono il festeggiato) in un locale non mio, spesso un ristorante, dove, non essendo il padrone, lascio a una terza persona il compito di organizzarmi l'evento, una cena di solito, e voi, cari amici, siete invitati ma, poiché questa terza persona vuole essere pagata e l'ammontare che lui chiede è troppo alto per le mie tasche, vi dovete sorbire il prezzo dell'evento. Ah! E in più il regalo va sempre fatto! Ora, non so voi, ma a me questo ragionamento non fila per niente. Non ha logica. Qui c'è un 2 a 0 a favore del festeggiato che è incomprensibile. Oltre al regalo devo pure sobbarcarmi l'onere di pagare per la festa.
L'ideale, per uscire da questo empasse, sarebbe quello di organizzare feste più piccole (si possono sempre far organizare da terzi, per l'amor di Dio, perché non tutti possediamo una villa dove ospitare un sacco di gente) e più economiche dove poter offrire veramente il compleanno e ricevere, sì giustamente, il dono in cambio. Invece, quando feste di questo genere vengono imbastite, l'effetto è quasi sempre l'opposto. Si mangia e/o beve a sbafo, senza ricambiare il favore (ovvero: niente regalo).

D'altra parte l'uomo è sempre l'essere più furbo su questa terra. O il più stupido. Dipende da che parte si osserva la faccenda.

Mio Dio! Mio Dio! Perché ci hai abbandonato?!?

Stavo leggendo le nomination della Hollywood Foreign Press Association per i Golden Globes di Gennaio e cosa scopro?

Questo!

13. BEST ORIGINAL SONG - MOTION PICTURE

a. “A LOVE THAT WILL NEVER GROW OLD” –- BROKEBACK MOUNTAIN
Music by: Gustavo Santaolalla
Lyrics by: Bernie Taupin

b. “CHRISTMAS IN LOVE” — CHRISTMAS IN LOVE
Music by: Tony Renis
Lyrics by: Marva Jan Marrow

c. “THERE’S NOTHING LIKE A SHOW ON BROADWAY” — THE PRODUCERS
Music & Lyrics by: Mel Brooks

d. “TRAVELIN’ THRU” — TRANSAMERICA
Music & Lyrics by: Dolly Parton

e. “WUNDERKIND” — THE CHRONICLES OF NARNIA: THE LION, THE WITCH AND THE WARDROBE
Music & Lyrics by: Alanis Morissette

Questo film...


... HA RICEVUTO UNA NOMINATION AI GOLDEN GLOBES!!!

Ok, è per la miglior canzone originale, quindi di cinematografico ha ben poco, ma è sempre una cazzo di nomination ai Golden Globes!

Ora toccherà sorbirci i vari De Laurentis, De Sica, Boldi etc che ci vengono a raccontare come loro siano il vero cinema italiano, quello che fa incassi e quello che è rinomato all'estero... IL PROBLEMA E' CHE E' TUTTO VERO!

Perché siamo usciti dal gregge del Signore?!? Perche?!?
Ho sempre pensato che Sassuolo fosse un paese strano. Probabilmente lo è. Oppure sono io che non riesco a non pensarlo. E' un paese piccolo. Chiamarlo città, come geograficamente e politicamente viene considerato, mi sembra assai eccessivo. Eppure per qualcuno è una metropoli, dove si trova tutto il necessario per una vita serena e tranquilla. Ora toccherebbe considerare cosa si intende per vita serena e tranquilla. Il problema di questo paese è essere una via di mezzo. Non è più troppo piccolo e non è ancora (e molto probabilmente non lo sarà mai) troppo grande. Si trova nel mezzo. Qualcuno direbbe il giusto mezzo, qualcun'altro potrebbe pensare che ciò equivalga a una mancanza d'identità. Un paese ignavo. Probabilmente ciò non è altro che la dannazione e, al tempo stesso, l'atteggiamento di quel tipo di società medio provinciale che si sogna grande ma che non riesce ad esserlo e per questo, sentendosi intimamente ed inconsciamente frustrata, non riesce ad esprimersi, non riconoscendosi più nei valori della piccola comunità e neanche comprendendo l'eccentricità, la freschezza di idee, di movimento, di passione che sono propri di una grande città. Tutto questo porta a fenomeni strani, propri della media provincia, non solo della mia città natale. Credo, però, che qui, nella patria della piastrella, in uno dei territori più ricchi al mondo, proprio questo benessere, proprio questo divario di reddito (senza voler fare un discorso politico o post-comunista che non avrebbe senso) abbia aggravato l’inconscia frustrazione dei suoi abitanti. In che modo? Con il più antico e vecchio sistema di controllo della società: le caste. Forse è un discorso che può suonare vetusto, impolverato ma, credo, dimostri come da un certo punto in poi, da una certa generazione in poi, sia nato questo sentimento negli abitanti e come questo non riesca più ad abbandonarli. Un sistema a caste porta naturalmente alla frustrazione. E alla lunga alla rivolta del sistema stesso. In un sistema a caste dove la frustrazione genera invidia è bello notare come vi sia un odio (che ritengo essere il più puro dei sentimenti umani: prima che amare un consimile ci viene più naturale odiare chi è diverso da noi, si spreca meno fatica, è più facile e ci si mette meno in gioco) che serpeggia lentamente in sottofondo. Non è un odio fisico, manesco, non ancora, è un odio che nasce dalla frustrazione di essere quello che non si è. E’ un odio che nasce quando qualcuno di consimile pare essere riuscito a emergere o a cambiare di casta (senza che poi effettivamente ci sia riuscito perché è l’apparenza quella che conta). E’ un odio che genera menti che si credono all’apice senza poi aver fatto nulla per essere veramente lì, alla sommità. E’ una fama effimera, è una fama di media provincia. E’ una fama che fa arrabbiare perché è una fama che non conta. Conta solo per il mondo autoreferenziale del grande paese, conta per sé stesso. In uno Stato dove il diventare famosi senza avere qualità specifiche pare sia diventato lo sport nazionale e l’unico modo per vivere felici, questo sentimento, miscelato alla frustrazione di una perdita d’identità è molto pericoloso per la sanità mentale di chi abita nell’ignava media provincia.

Poi c’è anche chi queste cose non le vede e vive serenamente. Ma sono affari suoi.

Uno spettacolo di gatta!


Una gatta irriconoscibile rispetto a quella che quest'estate ho raccattato in vacanza in Puglia.

La cosa migliore della foto è la faccia fiera di mia nonna! Come se fosse sua figlia!
Se decidere di proprio pugno che uscire con la propria morosa (simpatizzante Milan, non tifosa Milan come mia madre!) è meglio che vedersi in tv accanto alla propria genitrice il tanto agognato Derby produce una vittoria a tempo scaduto, con un gol dell'Imperatore che non sta più nella pelle dalla gioia, in una partita che puoi goderti, a splendido risultato acquisito, su Sky in replica all'una meno un quarto di notte... Beh! Ma ci esco tutte le volte con la morosa!

Ma la cosa migliore della serata l'ha regalata il DESTINO, il CASO, il FATO.

Guardate chi era il marcatore di Adriano nell'azione del gol della splendida vittoria...


Ingrandiamo un pò...


Proprio lui!



GRAZIE BOBO!

Forse è stato troppo impegnato a trombare qualche stellina televisiva per trovare il tempo di ascoltare qualcuno che gli spiegasse la sua decisione di svestire l'elegante neroazzurro per il pacchiano rossonero!

E L'IMPERATORE RINGRAZIA CON LA MANO SUL CUORE!

iPod mini sottocosto: scene isteriche nei Mediaworld
L'offerta era di quelle molto allentati 4.000 iPod mini a 99 Euro nei punti vendita Mediaworld italiani: ma gli utenti alla ricerca del piccolo lettore Apple erano molto di più e l'iPodmania fa brutti scherzi.

Botte tra clienti, vetrate di un negozio infrante da clienti frustrati, furti della bollettina di pagamento dai clienti che erano arrivati per primi.

La febbre del sottocosto unita all'imperante iPodmania gioca brutti scherzi in molti dei punti vendita Mediaworld che avevano messo a disposizione 4.000 lettori al prezzo speciale di 99 Euro nel periodo 10-19 Dicembre: inutile dire che già a pochissime ore dalla partenza dell'offerta tutti gli iPod mini erano terminati con grande successo dell'offerta ma con preoccupanti dimostrazioni di inciviltà tra chi voleva accedervi.

Secondo i racconti di commessi ed utenti al Mediaworld di Bologna c'e' stata una vera rissa tra i clienti, a quello di Pesaro due ragazzotti hanno rubato la bolletta di pagamento ad una vecchia signora che aveva fatto la fila, al MW di Genova un utente isterico dopo una lunga fila finita a vuoto perchè i prodotti erano esauriti se l'è presa con le vetrine del negozio ma tanti sono i racconti di queste scene di ordinaria follia pre-natalizia.

Scene che si ripetono un po' in tutta italia per tanti prodotti offerti a prezzi speciali che servono a lanciare nuovi centri commerciali e punti vendita o a promuovere un negozio in concorrenza con gli altri ma che istigano i peggiori istinti anche nelle persone apparentemente più tranquille.

Il problema più grande però non e' tanto il sistema di comunicazione delle offerte che avvisa correttamente dei pezzi disponibili a livello ma il grado di maleducazione di persone che si azzuffano e si picchiano quando dopo un lunga fila si accorgono che il prodotto è terminato senza rendersi conto di stare partecipando ad una sorta di lotteria dove chi arriva prima è non soltanto previdente ma anche fortunato...

GRAZIE AL CIELO ERO IN MONTAGNA!!!

Un grazie a MacityNet

Oggi ho rivevuto questa email:

La giuria del Premio Alberto Sordi 2005 per sceneggiature inedite di film di lungometraggio composta da Gianluca Arcopinto, Giorgio Arlorio, Franco Bernini, Wilma Labate, Felice Laudadio, Eros Puglielli, Gianluca Tavarelli, Chiara Tozzi e presieduta da Ettore Scola ha letto e discusso le 102 sceneggiature ammesse al concorso.

La giuria ha concluso i suoi lavori ritenendo che nessun elaborato in concorso quest'anno mostrasse requisiti tali da essere meritevole del premio e pertanto ha deciso di limitarsi a segnalare cinque sceneggiature che sono state giudicate più promettenti:

4. IL CENTURIONE di Lorenzo De Luca
28. OCCHI BASSI di Enrico Vannucci
44. UNA BELLA STORIA di Agapito Ferrari
45. LA VITA DOLCE di Marco Campogiani
69. IL MURO di Simone Spada

La giuria ha deciso inoltre di assegnare due menzioni (e non una come da bando) del valore di 5 mila euro ciascuna rispettivamente a:

5. I POVERI NON LI FERMA NESSUNO di Silvio Vannucci
84. IL PANE DELLE SIRENE di Salvatore Zinna

La consegna delle menzioni avverrà alla Casa del Cinema il 15 dicembre alle ore 18.
Tutti gli autori che hanno partecipato al Premio Sordi sono invitati a partecipare al workshop, tenuto dallo sceneggiatore Giorgio Arlorio, dal 19 al 23 dicembre, dalle 18 alle 21, alla Casa del Cinema.

Lorenza Micarelli

Direttore Premio Alberto Sordi

Si potrebbero pensare o dire 2 cose.

1) Grande! Complimenti! Il tuo primo lungometraggio viene selezionato per una finale nazionale di un premio importante! Avrai più possibilità per fartela leggere, venderla e farla produrre. Sei un mito!

oppure

2) Si ok, sono in finale, cool, fico e quant'altro ma, Dio Bono, non c'è il vincitore! Come a voler dire: complimenti ragazzi, siete i meno scrausi tra gli scrausi! Comunque potete sempre vantarvi di essere arrivati in finale. I 20.000 € ce li teniamo. Grazie per aver partecipato.

Io sono più per la seconda ipotesi.

Comunque rimango allibito dalla mancanza tra i finalisti della sceneggiatura di Federico che, a parer mio, è migliore della mia o che, comunque, inferiore non lo è di certo. Uno si chiede come cazzo le fanno le selezioni. Aspetterò di parlare con Giorgio al corso. E poi sono curioso di leggere le altre per capire se il premio lo potevano assegnare oppure han fatto bene a prendere cotale decisione. Bah, secondo me, per ora, un vincitore ci poteva essere.

Grazie a Claudia (Sbarigia) e Gloria (Malatesta) per l'aiuto e i preziosissimi consigli ricevuti per scrivere Occhi Bassi. Senza di loro non sarei riuscito ad arrivare qui.


Grazie di cuore.

Mi sono innamorato...

... di questa MOTO!

YAMAHA MT-03

Monocilindrica 660 cc, 45 CV. Un incrocio tra Naked e Supermotohard: NAKEDMOTOHARD!

Stupenda! Poi, per soli 6490 € è un affarone!

VERGOGNA!

VERGOGNA!


Pisanu: "Vivo apprezzamento per la grande professionalità e lo spirito di sacrificio che stanno dimostrando sia nel ripristinare le condizioni indispensabili di legalità nel cantiere Tav sia nel garantire l'ordine pubblico. A partire dalle 3 gli incaricati delle società Ltf e Cmc hanno proceduto in Val di Susa all'acquisizione dell'intera area destinata al cantiere tav con l'assistenza delle forze dell'ordine. A questo fine si è resa necessaria anche la rimozione delle due barricate erette nei giorni scorsi dai manifestanti per impedire illegalmente l'esproprio dei terreni interessati. All'operazione si sono opposti circa 200 aderenti ai comitati no Tav e alcuni gruppi antagonisti anarchici già presenti sul posto, ai quali si sono poi aggiunti numerosi manifestanti. La loro resistenza è stata superata dalle forze dell'ordine senza l'effettuazione di alcuna carica. Negli inevitabili contatti con i manifestanti si sono comunque verificati incidenti con alcuni contusi e lievi feriti da entrambe le parti. Al momento sono in atto diverse iniziative illegali volte a circondare le forze dell'ordine e ad isolare l'intera Val di Susa"

VERGOGNA!

Lunardi: "Mi auguro che si mettano il cuore in pace tutti perchè tanto l'opera si fa, i cantieri sono aperti"

VERGOGNA!

Questi mandano il braccio armato dello Stato (che fino a prova contraria DOVREMMO essere TUTTI NOI!) per malmenare dei cittadini che protestano civilmente per difendere i propri diritti e poi hanno il CORAGGIO di sottolineare che l'azione era dovuta perché c'erano gruppi antagonisti anarchici (come se questi fossero dei TERRORISTI) e che la Tav verrà portata a termine lo stesso!

Qui vogliono far credere all'opinione pubblica che il reato lo commettono i cittadini che vogliono proporre un altro modo per costruire quella linea ferroviaria (come già più volte ribadito dai sindaci della Valle alle televisioni, ammodernando la precedente rete e con questo spendendo meno soldi!) piuttosto che un governo che usa la forza contro i propri cittadini!

VERGOGNA!

VERGOGNA!


VERGOGNA!


GOVERNO A CASA!

GOVERNO A CASA!


VERGOGNA!

Volendo ci puoi perdere anche la verginità?

Questa è bella. Ma davvero bella! Usanza tutta transalpina, specialmente attecchita nella capitale, la famosa città dell'amore, quella per cui giovani fanciulle in attesa di un baldo giovane da sposare sono pronte a strusciare il loro più privato e prezioso tesoro contro il turgido, freddo e scolpito nella maniera più perfetta membro di metallo della statua tombale di Victor Noir, giornalista morto in duello per mano di Pierre Bonaparte il giorno prima delle sue nozze, nella speranza di coronare loro stesse il sogno infranto del giovane ucciso.

Ovvero: tradizione vuole che, anche se non ti chiava nessuno, a scoparti la statua trovi marito. E a perderci la verginità?
Proprio tutto!

NISSAN MICRA 5 porte

MOTORE : 1.5d 86CV (Euro 4)

Potenza 63 (86) / 3750
Consumo Urbano 5.3 l/100 km
Consumo Extra 4.3 l/100 km
Consumo Combinato 4.7 l/100 km
CO2 125 g/km

MODELLO : TEKNA

Caratteristiche principali Comfort

Chiusura centralizzata, Clima manuale, Vetro conducente elettrico con sistema "one touch", Specchietti elettrici, Volante in pelle con comandi integrati, Pannelli porta rivestiti, Specchietto di cortesia lato passeggero, Specchietti riscaldati, Immobilizer, Sedile conducente regolabile in altezza, Sedili sportivi, Pomello cambio sportivo, Pedaliera sportiva, CD charger da 6, Clima automatico, Alzacristalli elettrici, Volante regolabile in altezza, Tre poggiatesta posteriori, Specchietto di cortesia lato conducente, Sedile posteriore scorrevole 40/60, Vano porta oggetti sotto sedile passeggero, Luce vano bagagli

Esterni

Spoiler posteriore in tinta, Paraurti sportivi e fari anteriori scuri, Cerchi in lega 16", Maniglie specchietti esterni in tinta, Fendinebbia

Sicurezza

ABS e EBD, Luci alogene, Sistema di assitenza alla frenata - Braking Assist System (NBAS), Airbag lato conducente e passeggero, Airbag laterali, Airbag passeggero disinseribile, Pretensionatore cinture di sicurezza con limitatore di carico, Cinture di sicurezza posteriori a 3 punti di attacco, Sistema isofix, Sistema di chiusura di sicurezza porte bambini

Tecnologia

Servosterzo elettrico, Sistema di spegnimento automatico fari "Friendly Light" con dispositivo salva batteria, Computer di bordo integrato nella strumentazione, Intelligent Key, Tergicristalli con sensori di pioggia, Fari automatici, Radio CD con 6 altoparlanti

Prezzo base: € 15.850,00

COLORI E RIVESTIMENTI

Esterni: B33 Temperature Blue +€ 350,00
K12 - Micra - * - 5 porte - B33 Temperature Blue (M)
Interni: Ice blue and chocolate pelle +€ 800,00
Ice blue and chocolate pelle
SERVIZI

EXTESA 5 ANNI 150.000 Km +€ 432,00
Extesa offre 2 anni di garanzia Nissan in più rispetto ai 3 anni base con la possibilità di scegliere tra due limiti di chilometraggio: 100.000 o 150.000 km. Alcuni vantaggi del contratto Extesa: 1) L’assistenza stradale disponibile 24 ore al giorno e 7 giorni su 7, in caso di guasto o incidente; la possibilità di richiedere una vettura sostitutiva per un massimo di 3 giorni con chilometraggio illimitato, qualora l’intervento di manutenzione dovesse richiedere più di 4 ore; 2) La possibilità di trasferire il contratto, in caso di vendita della vettura, al nuovo possessore del veicolo; 3) Il rimborso dell’importo non utilizzato in caso di furto o sinistro totale dell’auto.

Prezzo totale raccomandato: € 17.432,00
Sì, il povero Pete (Doherty) ha perso proprio la testa se dopo l'arresto dichiara:

"Non l'avevo nemmeno detto a mia mamma che ero tornato dall'Arizona (dalla clinica di disintossicazzione) e poi mi hanno beccato. Mi sento molto male per averle fatto questo. Sono quasi certo comunque che sto per finire nei guai e penso sul serio che finirò in prigione questa volta."

"Non posso tornare in prigione. Non posso, non penso di riuscere a farcela"

Poor Pete, Poor Pete...
In Gran Bretagna da oggi, 5 Dicembre 2005, entra in vigore il Civil Partnership Act, ovvero la legge partneriato civile, che estende i medesimi diritti e doveri legati a un matrimonio eterosessuale a tutti quei cittadini dello stesso sesso che decidono di formare una coppia. Chiamare "matrimonio" questa unione è limitativo e inesatto poiché, come giustamente la legge britannica sottolinea, la parola in questione ha connotazioni religiose e appartiene alla sua tradizione ecclesiastica mentre questo Act del parlamento è una fantastica opportunità di uguaglianza per una serie di persone che, molto spesso, sono trattate da "figli di un Dio minore".

E poi fa sempre piacere sentire parlare un ministro in questi termini:

Equality Minister Jacqui Smith said:

"I know how much this legislation means to a great many same-sex couples across the country who are eager to finally get legal recognition for their relationships.

"This is going to make a real difference to these couples and it demonstrates the Government's commitment to equality and social justice."

Mi piacerebbe che la Prestigiacomo potesse dire anche lei cose del genere ma, visto lo schieramento in cui si trova (peccato perché non ha molto da spartire con QUELLA gente), non succederà mai.

E pensare che oltremanica sono sotto una Monarchia e l'Anglicanesimo è la religione ufficiale dello Stato!
Quando si dice l'ironia inglese...

Bla, bla, bla, bla (etc, etc, etc...)...

Di cose ce ne sarebbero molte da dire. Si potrebbe parlare di cuore. Ma non ne ho voglia. Non posso sempre fare la figura del patetico quando mi riferisco a me stesso. Si potrebbe parlare di sveglia alle cinque del mattino per ultimare i "compiti" che non sono nemmeno stati corretti. Si potrebbe parlare dei messaggi che non riesco più a spedire da un mese con il mio cellulare o degli sms che pubblicizzano l'899 che mi arrivano da qualche giorno. Alla Wind, prima o poi, qualche spiegazione dovranno darmela. Si potrebbe parlare che il 15 ci sono i risultati del concorso del Sordi e che ho un brutto presentimento. Si potrebbe parlare del Tg2 e del modo indegno e fazioso, più di Fede o del Tg3, in cui montano i servizi. Si potrebbe parlare di quel meraviglioso attore che è Jack Nicholson. Oppure della voglia che avrei di svaligiare l'Ikea. Si potrebbe parlare di Dio e di quanto sia una creatura divertente. Si potrebbe parlare di musica, di Pete Doherty che invece di venire a suonare a Roma si è fatto arrestare con del crack nella macchina. Si potrebbe parlare di tanto talento buttato al vento. Si potrebbe parlare di me, come di una donna o anche di voi. Si potrebbe parlare di un sacco di cose. Dell'entusiasmo. O della delusione.

Ma voglio parlare della scrittura, del fatto che, finalmente, credo in una nuova storia. La vedo e mi esce dalle dita quando batto sulla tastiera. E' di nuovo traslativamente semi-autobiografica, vera. Mi piace. E mi fa ridere. Spero venga bene. Lo desidererei fortemente.

E poi: sì, scopare fa bene alle idee.

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