Il mio buon vecchio iBook G4 ormai sente i suoi due annetti e mezzo di servizio continuo. Necessiterebbe di una pensone lui. Mica i 57enni per stare in tema con sti giorni. La mia vita da alcuni mesi a questa parte ha assunto l'aspetto dell'incubo organizzativo. Non ho più il tempo per fare nulla. Manco per ascoltare al musica (o per scrivere la recensione dell'ottimo concerto di Bloc Party di Maggio! Due mesi fa...). Tra l'Università, i lavoretti documentari, i test per scrivere le soap operas italiote, le sceneggiature su cui devo lavorare, i soggetti che vorrei scrivere ma che non so quando farlo, il diploma, la recensione critica di Grindhouse che voglio buttare giù, le chiacchiere di rito con chi ti può dar una mano, non ho un momento libero. E il tutto senza preavviso (a parte gli appelli) e con imprevisti mai visti prima. Mesi di pseudo-vuoto cosmico e poi zac! Tutto di un colpo. Venerdì si va in vacanza dieci giorni in Teteschia, ferier programmate da mesi, e, causa imprevisti degli ultimi due giorni, mi tocca portarmi dietro il pc per lavorare e i libri per ripassare un esame da completare a fine Luglio per incredibili congiunzioni astrali dell'Istituzione italiana. Fantastico! Aggiungici che Dio mi punisce facendo suonare Arctic Monkeys, Kaiser Chiefs e The Good, The Bad & The Queen (Zio can! Damon! Porca puttana! Unica data italiana! Figa!) uno dietro l'atro praticamente, quando sono oltreconfine (a lavorare a sto punto!), il risultato è che mi ritrovo come minimo basito. La devo aver fatta grossa per meritarmi tutto ciò. Fatemi andare a letto che domani è un'altra giornatina mica da ridere.

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