Quer pasticciaccio brutto di Perugia.

Il delitto della ragazza inglese a Perugia mi ha incuriosito fin da subito. A essere sincero ho trovato interessante il modo in cui i giornalisti hanno descritto il ritrovamento del corpo: nudo sotto le coperte. Mi ha dato subito del cinematografico, forse collegandolo involontariamente a Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri.

Con un cinismo puro ho subito pensato: "bella storia". Una di quelle che starebbe bene in una serie poliziesca, ma di quelle fatte bene, dove i fatti amorosi e gli aspetti buonisti di tanta nostra produzione italiota siano esenti del tutto o almeno attenuati e marginalissimi, ma solo i primi.

Ora, pare che gli inquirenti siano arrivati a una soluzione. A commettere il fatto sembra siano state ben tre persone: una coinquilina, il fidanzato di quest'ultima e un barista africano, uomo vicino alla quarantina, datore di lavoro della sospettata. Il movente è quello che mi lascia più incredulo. Si parla di - cito la fonte giornalistica che virgoletta le parole del Questore -"intenti di sopraffazione sessuale da parte dei presunti colpevoli nei confronti della vittima e conseguente ribellione di quest'ultima", inoltre, si specifica che "tutti e tre hanno partecipato al fatto". In pratica, parafrasando, l'omicidio sarebbe stato commesso perché la vittima si sarebbe rifiutata di praticare un rapporto a quattro con i tre presunti assassini. Capisco che non sia comune a tutti l'attrattiva che un rapporto orgiastico può avere per qualcuno e che quindi è lecito rifiutare garbatamente l'offerta così come dovrebbe essere lecito, nonché molto prevedibile, sentirsi rispondere negativamente e accettare la decisione altrui, scherzandoci su, ammettendo, con un sorriso sornione, di averci provato. Comprese le differenti visioni sull'argomento si dovrebbe stringersi la mano e rimanere amici come prima. Invece, a quanto sembra, qui è scattato un istinto all'eliminazione di chi non la pensava allo stesso modo. Mi chiedo: se un tempo si poteva uccidere per amore e per gelosia, adesso si può uccidere per un rapporto sessuale non canonico - almeno per molti a quanto credo - non andato a buon fine? Parrebbe di sì.

Un altro aspetto della faccenda che trovo più risibile, sempre nella mia visione cinica del fatto, è la seguente affermazione del Questore: "la giovane Meredith era moralmente integerrima". Il rappresentante dello Stato non avrebbe potuto trovare migliori parole per esprimere un sentimento che parrebbe riportarci indietro agli anni '50. Volendo fare un'altra citazione cinematografico-letteraria si potrebbe dire alla stagione di Un maledetto imbroglio di Germi e al libro di Gadda da cui è tratto, ovvero, Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana, ai tempi insomma pre Concilio Vaticano II, gli anni della Rai di Bernabei, dove il motto dell'azienda era "il Papa ci guarda". Anche le frasi del padre parrebbero assecondare questa mia riflessione - "Meredith non era quel tipo di persona, non sarebbe mai rimasta coinvolta in questo tipo di cose" - la quale trova incredibile come, e siamo nel terzo millennio, ancora si consideri la morale integerrima, riferita ad ambiti sessuali, come qualcosa a cui si dovrebbe aspirare. Moralmente integerrimi, credo, si dovrebbe essere in altri ambiti della vita: sul lavoro, evitando di sfruttare i dipendenti, nel rapporto con gli altri, evitando di approfittarsi del prossimo, e in altri aspetti che qui sarebbe troppo lungo elencare tutti. Invece si sceglie la morale, l'etica, solo in camera da letto, criticando comportamenti sessuali che, a ben vedere, sono stati messi "fuori legge" o, meglio, ritenuti non canonici solo dalla religione cristiana la quale ha fondato la morale europea degli ultimi duemila anni. Ma essendo Dio morto, come ho scritto altrove, anzi, avendo l'uomo ammazzato Dio, per quale motivo dovremmo ancora ragionare in questi termini? Capisco il genitore e capisco la sfortunata ragazza che, secondo una loro scelta di vita, non prendessero in considerazione minimamente la questione orgiastica, sono opinioni personali e riguardando soprattutto la sfera intima e ognuno è libero di scegliere ciò che più li aggrada ma, proprio per questo, trovo assurdo che un funzionario dello stato scelga di utilizzare ufficialmente una frase come quella da lui pronunciata esprimendo un giudizio morale che non solo sa di vecchio e di stantio ma che suona ridicolo e, in parte, offensivo.

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