Finalmente. Non se ne poteva più di queste manfrine. Si mostrino per cosa sono veramente. Dei servi. Non tanto del Pastore Tedesco, il quale involontariamente - grazie alla coglionaggine dei soliti studenti di iper-sinistra che dicono sempre di no anche a una buona sacher al cioccolato perché troppo borghese - si è visto servire un assist fenomenale per sferrare un bel fendente alla nostra traballante democrazia (e non se l'è minimamente lasciato sfuggire), quanto di loro stessi, del potere di cui si sono abbuffati.
Se andiamo a vedere chi chiede elezioni anticipate sono tutti quei partiti, dall'estrema destra all'estrema sinista, che una legge in senso maggioritario, frutto di un accordo tra il PD e il futuro PdL, cancellerebbe dal mattino alla sera, così come il referendum che, a questo punto, sarebbe la cosa più giusta da fare. Servi dei culi che scaldano le loro poltrone.
La verità è che se si va ad elezioni anticipate con il Porcellum rivince il Nano. E il male non sta nel fatto che il tappetto ritorna a Palazzo Chigi quanto nel fatto che non cambierebbe nulla. Ci troveremmo a una situazione speculare a sette anni fa.
In cinque anni un governo di destra non ha fatto il governo di destra. In cinque anni un governo di destra si è più occupato a limitare la libertà delle persone che non ad attuare politiche liberali per il mercato, cosa che l'Italia, come paese, necessita più di ogni altra cosa. Il prossimo governo di centrodestra, oltre agli interessi personali di ogni suo esponente, che ogni buon esecutivo italiano deve prendere in considerazione, si limiterà a ribassare le tasse quel tanto che basta per gridare "le abbiamo abbassate", riportandole a quel 2% in meno, uguale a due anni fa, quando quel livello di tassazione, assieme all'aumento vertiginoso di spesa portato avanti dal governo del Nano, ha portato i conti pubblici a livelli esorbitanti ma, soprattutto, continuerà quella politica tanto cara Oltretevere, manovrata dal concittadino Kamillo, di limitazione delle libertà personali in nome di un credo religioso. Vedi la polemica sulla 194. Il problema dell'Italia è la legge sull'aborto? Ne siamo veramente convinti? Come mai se uno si azzarda a dire "riconosciamo le coppie di fatto" lo zittiscono dicendo che quelli non sono i problemi degli italiani e poi se loro estraggono dal cilindro magico i temi etici che hanno a cuore (aborto, divorzio, staminali) affermano che di queste cose bisogna parlare perché sono i veri problemi del paese? Ma ne siamo sicuri?
Io credo che i problemi del paese OGGI non siano i temi etici. Io sono a favore dei diritti degli omossessuali, del divorzio breve, delle droghe leggere e di molte altre piccole o grandi libertà individuali ma OGGI queste libertà non sono il problema principale, come non lo sono i temi tanto cari al Pastore Tedesco e ai suoi compagni di merende. OGGI, il PROBLEMA è un PAESE MORTO. Ci troviamo un morto tra le mani. Siamo un paese che, confrontati con il resto d'Europa, non ha speranze. Ci stracciano tutti. Tutti. Anche gli ultimi arrivati, Bulgaria e Romania, sì quei romeni che detestiamo tanto. Perché si è arrivati a questo? Dare la colpa all'Unione Europea è assurdo e insensato. Darla all'Euro è altrettanto fasullo. Sì, è vero, i prezzi si sono alzati. Ma di chi è stata la colpa? Della moneta o di quei furbi che vendono i beni alle persone, dal pane alle vacanze, dalla cena fuori al cinema?
La colpa è nostra perché passivamente abbiamo fatto suicidare questo paese. E la colpa è della classe politica, in primis di destra, che come ogni paese che si rispetta doveva attuare una sana e dura politica di destra liberale. Una politica da piangere sangue. Dieci anni della Lady di Ferro, in Gran Bretagna, hanno distrutto il tessuto sociale e una o due generazioni di lavoratori ne hanno fatto le spese, ma oggi, a quindici anni dalla sua caduta e dopo dieci anni di amministrazione Blair, dove il centrosinistra ha fatto quello che ogni centrosinistra deve fare, ovvero correggere e ammorbidire gli errori/orrori necessari della destra, oggi la Gran Bretagna è il paese leader in Europa. "Ma loro sono fuori dall'Euro" diranno i miei lettori anti-europeisti. E' vero ma guardate la Spagna. Guardate dopo otto anni di governo Aznar e quattro anni di amministrazione Zapatero dove sono arrivati e quanto sono vitali. Ricordarsi che sia la Spagna sia la Gran Bretagna sono state colpite da due terribili attentati terroristici poco meno che 4 e 3 anni fa e sono ancora lì. I governi di centrosinistra hanno avuto la forza di alleviare le ferite procurate dalle amministrazioni di centrodestra, senza le quali però, non avrebbero potuto portare avanti le loro politiche di eguaglianza economica e sociale. Non è un caso se le maggiori libertà per i cittadini (non contando i paesi di forte tradizione protestante di stampo calvinista e luterano come quelli Scandinavi, i Paesi Bassi o la Svizzera che hanno tutta un'altra tradizione così come la laicissima e rivoluzionaria Francia) di ogni razza, religione o sesso, siano state raggiunte in due paesi che hanno prima vissuto gli anni duri e sanguinari di amministrazioni di destra liberale succedute da amministrazioni di sinistra che, risanato lo stato, hanno saputo ridare una speranza ai cittadini, anzi dando loro in cambio maggior benessere e libertà.
Tutto questo è quello che è mancato all'Italia e quello che mancherà. Un centrodestra che è stato incapace di portare avanti una politica liberale che si prefiggeva e un centrosinistra che, vista l'incapacità di governo del suo avversario a completare tali obbiettivi, non è stato forte abbastanza da portarli lui stesso a termine.
Da tempi non sospetti sto guardando che possibilità offrono le Università inglesi. Ogni giorno sono sempre più convinto che sia necessario emigrare. Io non voglio vivere in un paese morto. Se tutto va bene mancano nove mesi alla Laurea. Ci sarà da parlarne con chi mi sta a cuore. Ma sul serio. Mi sono stancato di dare chances a chi si è giocato tutte le possibilità. Chi? L'Italia.