Insegnamento.

Ieri Gloria e Claudia mi hanno arruolato, assieme a Guido del secondo anno, come CO-docente per la loro lezione con i ragazzi del primo. E' stato divertente. Soprattutto dover esprimere le proprie opinioni riguardo la scrittura di persone che sono più vecchie di me. Ho venticinque anni e vengo considerato un "nonno". Sono al terzo ma sono più giovane di molti che frequentano il primo, qualcuno, al massimo, è un mio coetaneo. Sono stato alquanto precoce. Lo sapevo fin dall'inizio che si sarebbe venuta a creare questa situazione assurda. E ora mi ci ritrovo in pieno. A me fa ridere. Si è sempre abituati alle classi divise per anni d'età. Il nonnismo alle medie e al liceo ha sempre seguito la regola del veccchio che sevizia il giovane. Qui è l'esatto opposto. Mi danno credito perché sono al terzo. Ho più esperienza di loro (anche se è tutto da dimostrare) sebbene sia più giovane. Il rispetto dovuto ai più anziani (che una volta era molto sentito mentre da quanto pare nelle nuove generazioni di adolescenti è completamente scomparso. Brutti stronzetti di merda, vi hanno accolto con i pasticcini per agevolarvi la vita e ne avete approfittato. A volte le botte sono educative) viene completamente a decadere. Però è divertente. Sovvertire il sistema naturale delle cose.

Il terzo anno ha deciso di boicottare le lezioni inutili. E' una mossa che da parte della mia classe non mi sarei mai aspettato. Approvo in pieno. Mi piace quando la gente mi sorprende.

La mia sceneggiatura continua a piacere alla gente che la legge. Anche ieri Elisa, del secondo anno, mi ha ricoperto di complimenti. Peccato siano le persone sbagliate.

E' un buon periodo per riascoltarsi le tristi canzoni degli Smiths.

1 commenti:

    On 1/4/06 16:16 Anonimo ha detto...

    Complimenti, nonno!
    E non disperare!

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