Parole sante.
domenica 23 aprile 2006 by VAN
Queste sono le parole che uno si aspetta dalla Sinistra:
«Credo che debbano essere combattute le condizioni di monopolio, di duopolio, di oligopolio, anche con una nuova legge. [...] penso che il carattere pubblico della Rai, di una Rai che lavora in direzione della cittadinanza, in direzione del popolo, sia uno strumento fondamentale anche di una nuova politica economica, non solo di una politica sociale»
Il mondo dell'audivisivo italiano (dal documentario - soprattutto - alla fiction - mica poi tanto) ha proprio necessità di abbattere il monopolio berlusconiano, il duopolio rai-mediaset, l'oligopolio dei soliti noti che lo fanno.
Schifani definisce quelle parole un "preoccupante pensiero politico liberticida". E aggiunge "In un paese spaccato in due, dove non vi sono stati né vincitori né vinti, la sua linea politica disprezza la volontà popolare espressa con un referendum e delinea la soppressione di reti Mediaset e la loro libertà di palinsesto, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro".
Vorrei dire al senatore azzurro che non produrre idee di persone che vogliano raccontare qualcosa di diverso rispetto a quello che il vostro sistema ha appoggiato in questi ultimi cinque anni e che grazie al vostro sistema non sono state e non saranno capaci di farlo, questo può essere definito liberticida. Non voler combattere questa situazione di stagnazione immobile e improduttiva per la maggioranza dei lavoratori dell'audiovisivo.
Grazie a Fausto per queste parole.
PS: anche lui, a volte, rinsavisce.
«Credo che debbano essere combattute le condizioni di monopolio, di duopolio, di oligopolio, anche con una nuova legge. [...] penso che il carattere pubblico della Rai, di una Rai che lavora in direzione della cittadinanza, in direzione del popolo, sia uno strumento fondamentale anche di una nuova politica economica, non solo di una politica sociale»
Il mondo dell'audivisivo italiano (dal documentario - soprattutto - alla fiction - mica poi tanto) ha proprio necessità di abbattere il monopolio berlusconiano, il duopolio rai-mediaset, l'oligopolio dei soliti noti che lo fanno.
Schifani definisce quelle parole un "preoccupante pensiero politico liberticida". E aggiunge "In un paese spaccato in due, dove non vi sono stati né vincitori né vinti, la sua linea politica disprezza la volontà popolare espressa con un referendum e delinea la soppressione di reti Mediaset e la loro libertà di palinsesto, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro".
Vorrei dire al senatore azzurro che non produrre idee di persone che vogliano raccontare qualcosa di diverso rispetto a quello che il vostro sistema ha appoggiato in questi ultimi cinque anni e che grazie al vostro sistema non sono state e non saranno capaci di farlo, questo può essere definito liberticida. Non voler combattere questa situazione di stagnazione immobile e improduttiva per la maggioranza dei lavoratori dell'audiovisivo.
Grazie a Fausto per queste parole.
PS: anche lui, a volte, rinsavisce.
Penso che da Bertinotti possiamo attenderci di tutto tranne che afflati di libertà. Lavora in direzione del popolo è già una bella espressione di sapore totalitario, a mio avviso!
Io credo che anzichè continuare a lamentarsi occorre che le persone che vogliono raccontare qualcosa lavorino per dimostrare che ciò che portano innanzi a sé valga la pena di essere raccontato.
Siamo un popolo di lamentini
Il problema è che senza editori che pubblicano non si va da nessuna parte. E un monopolio filtra cosa pubblicare e cosa no.
Salve a tutti. E' la prima volta che scrivo qui e sarò breve. Secondo me la verità sta nel mezzo. La teoria di Kaldrag è più che giusta e condivisibile, ma ha un retrogusto di scontato e facile 'scaricabarile'; quella di van è altrettanto corretta e sana, ma sottintende un innegabile (e pericoloso!) alibi retorico di impotenza mitica...