Lost In Versailles.

Non ho resistito all'impellente bisogno di vedere il nuovo film di Sofia Coppola prima dell'uscita italiana.
Il divx inglese faceva abbastanza schifo come qualità, pessimo soprattutto l'audio, le immagini a volte erano sfuocate ma è stato sufficiente per sopperire alla mia curiosità verso questo film.
Marie Antoinette l'ho trovato bello, molto punk, sebbene scenografie e costumi siano classicissimi. Ciò che racconta non è una storia ma la Storia, quella mai raccontata probabilmente, la vita di corte tutta incentrata su pettegolezzi, stupide regole ("This is ridiculous" dice Antonietta, "This is Versailles" si sente rispondere), malelingue e insistite lettere della madre, regina d'Austria, che esortano la Delfina a partorire un erede maschio che solidifichi l'unione tra le due nazioni. Marie Antoinette racconta tutto ciò che nei libri di scuola non c'è, la vita di corte di una ragazzina che si ritrova in un mondo che stenta a capire all'inizio e del quale, poi, diventa la regina, seguendo le sue passioni di adolescente e donna.
La protagonista e le atmosfere ricordano quelle di Lost In Traslation, anche grazie al divino Lance Acord, direttore della fotografia di entrambi i film, al quale, credo, la Coppola dovrebbe fare un monumento perché molto merito del fascino che hanno i suoi due ultimi lungometraggi deve essere riconosciuto proprio all'uomo dietro la macchina da presa. I grattacieli e la strettezza metropolitana di Tokio sono sostituiti dagli immensi spazi vuoti e bucolici della reggia di Versailles. Il tempo passa, lentamente tra i meandri del palazzo. La Coppola ci racconta una storia piccola, quasi inesistente, momenti di vita vissuta. Ed è bello per questo. Ciò che ancor di più mi fa sorridere, amaro, è che un film del genere, così come i due capolavori precedenti, in Italia non sarebbe mai stato prodotto. E non solo a causa di un budget spropositato per trucco e parrucco ma, prima di ogni altra cosa, proprio per l' inutilità della Storia. Sì, proprio con la S maiuscola.

PS: Venerdì tocca andarselo a vedere a modo.

PS#2: Amo la mascherina che indossa Kirsten Dunst nella foto.

2 commenti:

    On 17/11/06 13:43 Anonimo ha detto...

    Finalmente un film interessante... se ci vai domenica io ci sono

    On 17/11/06 14:30 Anonimo ha detto...

    Kirsten è davvero adorabile con quella maschera

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