L'invasione è cominciata.

L'altro giorno Monica mi porta a vedere un nuovo negozio allestito da cinesi, quello vicino al Bar Mondello. L'ambiente è molto semplice e funzionale. Una grande stanza illuminata con neon pendenti dal soffitto, lunghi e grandi scaffali posizionati geometricamente e un pavimento di mattonelle nere e bianche. Potrebbe assomigliare a un discount di città, uno della catena In's per intenderci. Le uniche due differenze sono la mancanza di sostanze organiche in vendita (cibo e affini) e il prezzo: NETTAMENTE INFERIORE QUELLO DEI CINESI. Tutto all'interno è taroccato, o annusa di taroccamento. Dai pupazzetti di Batman, Spiderman e tutta la famiglia degli Incredibili (ovviamente non Disney!) alle (finte) Barbie made in China. E poi un sacco di altre cose: dai prodotti per la casa alle valigie, dagli assorbenti con la giovane donna cinese raffigurata sulla confezione al set completo da cartolibreria, dagli attrezzi per il giardinaggio ai vestiti (decisamente carini ma decisamente troppo piccoli per le nostre taglie!). Un mare di prodotti a bassissimo prezzo, per non dire quasi regalati, con una qualità tutta da testare. Ma l'aspetto simpatico sono i padroni: madre, padre e due figli. La madre alla cassa, occhi puntati sul televisore lcd (cinese!) collegato alle telecamere a circuito interno e la componente maschile della famiglia a girare per il negozio con l'intento palese di aiutare i clienti e quello altrettanto palese di controllare i clienti stessi. Ho avuto la sensazione che sarebbe stato impossibile rubare qualcosa anche per un ladruncolo esperto. E poi è un pò inquietante quando si parlano tra di loro in cinese e tu non ci capisci una mazza. "Ho per caso fatto qualcosa di sbagliato?". E' la clientela però la cosa migliore: un meltin pot di cinesi, immigrati africani o nordafricani e italiani. Sembrava di essere veramente lontano migliaia di chilometri da qui. Si spera che questo tipo di integrazione faccia bene. A noi e a loro. Non vorrei che si trasformasse in uno scontro tra culture diverse a lungo andare.

L'invasione è ufficialmente iniziata. Dopo le città più grandi il Grande Drago con la falce e martello tatuata in fronte si sta espandendo anche in provincia. E non più solo con i ristoranti. Dovremmo imparare una lezione da questo?

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