Lost In... Production.

L'altra sera mi sono rivisto Lost In Translation. E per questa volta, incredibile ma vero, la Divina non c'entra un cazzo. Da Ricordi, a Modena, ho comprato il dvd a prezzo irrisorio così, qualche giorno fa, a tarda ora, l'ho inserito nel lettore e schiacciato il tasto play. La seconda visione, la prima e unica era stata quella cinematografica, è ancora migliore. E' un film così piccolo, piccolo, piccolo che assume il valore di pietra preziosa. Ciò che mi lascia stupefatto è come un film indipendente possa essere realizzato in maniera da sembrare un film mainstream (sto parlando di lavoro sporco: fotografia, suono, pellicola grezza. Insomma cose tecniche, non l'idea alla base, il lato artistico). In Italia, 4 milioni di dollari, costo di Lost In Translation, corrispondono a un lungometraggio maistream (e forse anche qualcosina di più). Però se li andiamo a confrontare (ripeto non analizziamo l'aspetto artistico ma quello tecnico) quello della Coppola appare come UN FILM, mentre quelli italiani... oddio! Ciò che è ancora più incredibile è che Lost In Traslation è pieno di "scene rubate" stupende, con una fotografia bellissima. Io non so perché è così, ma è così. Terribile. Terribile. Per noi.

Poi, vabbé, il film vale solo per la canzone degli Air, Alone In Kyoto. Stupenda.

4 commenti:

    On 9/2/06 00:40 Anonimo ha detto...

    strano ritrovarmi a leggere questo post dopo aver visto, due sere fa, suddetto film, e dopo aver pensato di buttare giù qualcosa a riguardo nel blog. mi hai preceduto già tu su quello che c'era da dire (e che hai detto bene.)
    cambierò soggetto :) (in quanto è comunque in corso una full-immersion nella filmografia di miss scarlett - oggi è toccato a la ragazza con l'orecchino di perla) ma mi sento di dire una cosa. personalmente credo che l'immagine di una giovane e bella anima sola che domina una tokyo così viva, così vibrante, eppure così lontana, rimanga una delle scene più belle in assoluto viste al cinema negli ultimi anni.

    On 9/2/06 00:46 Anonimo ha detto...

    PS: hai mai provato a mettere alone in kyoto su in cuffia mentre cammini per la città? certo, difficile confrontare qualsiasi centro urbano del belpaese con tokyo (o con kyoto) ma ti assicurò dà una bellissima sensazione.

    On 9/2/06 10:03 Anonimo ha detto...

    Adoro questo film. Scrivendo "la merendina tropicale" con Edoardo ci siamo resi conto che è l'adattamento delle notti bianche di dostoevskij! é scritto da dio, girato benissimo. Si la penso proprio come te, capo. E poi gli Air e quel maledetto pezzo strumentale.
    Sai che a Venezia sono rimasto chiuso in ascensore con la divina? Eravamo soli io e lei! Tempo di decidermi ad agire e si sono aperte le porte. Il palazzo ha solo due piani!

    On 9/2/06 10:18 VAN ha detto...

    Se fosse successo a me...

    Opzione uno: infarto istantaneo.

    Opzione due: polluzzioni incontrollate e involontarie.

    Opzione tre: tentativo di stupro (da parte sua al sottoscritto, NATURALMENTE!)

    A parte gli scherzi, sarei rimasto di ghiaccio... Però che occasione solo per dirle "Hi". Poi te che sei mezzo americano...

    MWD mi dispiace averti "fregato" il post! Non è stato intenzionale. Sì, mi è capitato di girare col mio ipod per la città con quel pezzo nelle orecchie. Belle sensazioni.

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