Note a piè pagina.
mercoledì 15 febbraio 2006 by VAN
Ah mi ero scordato di dire che i probabili lavori pagati si sono rivelati delle bufale. Come avevo predetto l'inculata era dietro l'angolo e Paul Volpe ha riassunto la sua figura di coglione patentato.
Visto che mi si accusa di comunicare solo attraverso il blog, rispondo: "E' vero vostro onore. Lo trovo un mezzo di comunicazione semplice e veloce dove, sopratutto, posso dire ciò che penso una volta sola senza dover ripetere. Io odio ripetere. Ciò mi capita spessissimo visto il mio tiramentodiculo e disprezzo per la forma di comunicazione orale che, ogni volta io tenti di instaurare rapporti di relazione non scritta con il prossimo, provoca la fuoriuscita di un incomprensibile sbiascichio dalla mia bocca che nessuno capisce e mi costringe a esplicare nuovamente i concetti in maniera più chiara e scandita. Inutile perdita di fiato".
Applausi si alzano in tutta l'aula.
Ok, mi si viene a dire che, comunque, esistano persone speciali alle quali queste cose andrebbero dette oralmente. Potrebbe essere vero. Potrebbe essere vero per voi. Perché, per me, - sono egocentrico, lo so - non è così. Chiamasi: cazzategossippare. "Che hai fatto oggi?". Roba del genere.
Mi si viene a dire che un rapporto tra minimo due persone si basa pure su quello. Sul raccontarsi fanfaronate e cazzebubbole. Un modo per passare anche il tempo. Per condividere. Bah. Io credo che il silenzio valga più di qualsiasi parola detta se vi è un sentimento di qualsiasi genere. Una delle sensazioni più belle che si possano provare nella vita consiste nell'avere la mente sgombra da ogni pensiero e rimanere muti a fianco di un'altra persona senza, per questo, sentirsi in imbarazzo ma, al contrario, trovarsi a perfetto agio. C'è più intimità nel vuoto del silenzio che nel frastuono di mille pensieri detti.
Il compromesso è solo l'inizio della mortale abitudine.
Non bisogna credere a tutto ciò che si sente.
Di certo ho superato Atomica nella schizofrenica pubblicazione di nuovi post in un tempo esiguo.
Visto che mi si accusa di comunicare solo attraverso il blog, rispondo: "E' vero vostro onore. Lo trovo un mezzo di comunicazione semplice e veloce dove, sopratutto, posso dire ciò che penso una volta sola senza dover ripetere. Io odio ripetere. Ciò mi capita spessissimo visto il mio tiramentodiculo e disprezzo per la forma di comunicazione orale che, ogni volta io tenti di instaurare rapporti di relazione non scritta con il prossimo, provoca la fuoriuscita di un incomprensibile sbiascichio dalla mia bocca che nessuno capisce e mi costringe a esplicare nuovamente i concetti in maniera più chiara e scandita. Inutile perdita di fiato".
Applausi si alzano in tutta l'aula.
Ok, mi si viene a dire che, comunque, esistano persone speciali alle quali queste cose andrebbero dette oralmente. Potrebbe essere vero. Potrebbe essere vero per voi. Perché, per me, - sono egocentrico, lo so - non è così. Chiamasi: cazzategossippare. "Che hai fatto oggi?". Roba del genere.
Mi si viene a dire che un rapporto tra minimo due persone si basa pure su quello. Sul raccontarsi fanfaronate e cazzebubbole. Un modo per passare anche il tempo. Per condividere. Bah. Io credo che il silenzio valga più di qualsiasi parola detta se vi è un sentimento di qualsiasi genere. Una delle sensazioni più belle che si possano provare nella vita consiste nell'avere la mente sgombra da ogni pensiero e rimanere muti a fianco di un'altra persona senza, per questo, sentirsi in imbarazzo ma, al contrario, trovarsi a perfetto agio. C'è più intimità nel vuoto del silenzio che nel frastuono di mille pensieri detti.
Il compromesso è solo l'inizio della mortale abitudine.
Non bisogna credere a tutto ciò che si sente.
Di certo ho superato Atomica nella schizofrenica pubblicazione di nuovi post in un tempo esiguo.
a volte, però, credere a tutto ciò che si sente apre nuovi meravigliosi mondi.
Io sono dell'idea che credere a tutto ciò che si sente aumenti la possibilità di rimanerci fregati.
Ok, lo so, sono un personaggio negativo.
credere a tutto quello che si sente porta inevitabilmente al secondo governo berlusoni.
il che porta me a richiedere un passaporto norvegese.
uccidono le balene è vero, ma almeno lì la pensione è garantita.
ps: non trovo più la mia password da blogger.... varuzzi come faccio a recuperarla...
Non lo so. Non puoi richiedere di fartela spedire sulla mail?