I coglioni non si smentiscono mai (ovvero: come farsi sfuggire una buona occasione per starsene zitti).
giovedì 3 novembre 2005 by VAN
Di chi parliamo? MA DI LUI! Il buon vecchio e caro LUCA CASARINI!
Riguardo alla manifestazione pro Israele ha dichiarato (da Repubblica del 3/11/2005 pag. 7): "Tutta questa vicenda mi sembra di una ipocrisia infinita. Nessuno di quelli che andranno domani a fare questa PARATA (da sottolineare per il suo valore comico il termine militare utilizzato dal compagno Disobbediente) può sottovalutare il fatto che è grazie a queste cose che poi si giustificano le guerre".
Le guerre si giustificano con le manifestazioni di piazza a favore della legittima esistenza di uno stato sovrano?!?!?? MA CHE CAZZO DICI?!?!?!?!?
Ora piccola riflessione sulla parola Disobbedienti. Cercando sul Dizionario De Mauro online la parola disubbidire si legge quanto segue:
di|sub|bi|dì|re
v.intr. (avere)
AD non ubbidire, trasgredire a un ordine, a una disposizione: d. ai genitori, al professore; d. alla legge, a una norma; anche ass.: disubbidisce sempre più spesso | ant. o fam., anche v.tr.: d. il padre
Varianti: disobbedire
Ora cosa significa ciò?
Chi disubbidisce commette una trasgressione a un ordine (o una legge, o a una norma) ovvero assume un atteggiamento distruttivo nei confronti della cosa verso la quale disubbidisce. Chi disubbidisce si limita a trasgredire, a dire sempre no a prescindere, non a proporre una via alternativa a quella che si rifiuta. Quindi: come fai fidarti di chi sa solo darti contro? Inoltre: metteteli al potere, non saprebbero che fare. Chi sa solo dir di no come fa a proporre?
Per capire meglio questa cosa basta analizzare le parole del Parolaio Giallo (ovvero Fausto Bertinotti per chi non leggesse Pansa su l'Espresso) nello stesso articolo di Repubblica: "Non amo le mozioni unitarie". Come dire: a priori io (noi) devo (dobbiamo) essere sempre diversi, sempre contro. Ma contro chi quando l'occasione è giusta per essere tutti coesi (come dimostrano le altre forze del Centrosinistra - GRAZIE FASSINO PER ESSERE UN LEADER UN PO' PIU' ATTENTO ALLE QUESTIONI MEDIORIENTALI E MOLTO PIU' RESPONSABILE E INTELLIGENTE DI ALCUNI TUOI COLLEGHI DI SINISTRA!)?
La cosa che mi fa più ridere è trovarsi gli EX-FASCISCI a essere i primi a DIFENDERE UNO STATO EBRAICO!
Il mondo va proprio alla rovescia.
Comunque io mi considero di sinistra e reputo legittima l'esistenza dello Staro d'Israele e spero che, al più presto, venga creato lo Stato Palestinese, indipendente e sovrano.
Il problema è sempre il solito, se solo le persone capissero che, come dice Pietro Ostellino sul Corriere di oggi: "Fino a quando, nel mondo arabo e musulmano, ci sarà anche un solo Paese che auspicherà la distruzione dello Stato ebraico, lo Stato palestinese non comparirà nelle pagine di storia".
E poi come fai a non amare un paese con una bandiera così bella?
Riguardo alla manifestazione pro Israele ha dichiarato (da Repubblica del 3/11/2005 pag. 7): "Tutta questa vicenda mi sembra di una ipocrisia infinita. Nessuno di quelli che andranno domani a fare questa PARATA (da sottolineare per il suo valore comico il termine militare utilizzato dal compagno Disobbediente) può sottovalutare il fatto che è grazie a queste cose che poi si giustificano le guerre".
BRAVO, COGLIONE!
Le guerre si giustificano con le manifestazioni di piazza a favore della legittima esistenza di uno stato sovrano?!?!?? MA CHE CAZZO DICI?!?!?!?!?
Ora piccola riflessione sulla parola Disobbedienti. Cercando sul Dizionario De Mauro online la parola disubbidire si legge quanto segue:
di|sub|bi|dì|re
v.intr. (avere)
AD non ubbidire, trasgredire a un ordine, a una disposizione: d. ai genitori, al professore; d. alla legge, a una norma; anche ass.: disubbidisce sempre più spesso | ant. o fam., anche v.tr.: d. il padre
Varianti: disobbedire
Ora cosa significa ciò?
Chi disubbidisce commette una trasgressione a un ordine (o una legge, o a una norma) ovvero assume un atteggiamento distruttivo nei confronti della cosa verso la quale disubbidisce. Chi disubbidisce si limita a trasgredire, a dire sempre no a prescindere, non a proporre una via alternativa a quella che si rifiuta. Quindi: come fai fidarti di chi sa solo darti contro? Inoltre: metteteli al potere, non saprebbero che fare. Chi sa solo dir di no come fa a proporre?
Per capire meglio questa cosa basta analizzare le parole del Parolaio Giallo (ovvero Fausto Bertinotti per chi non leggesse Pansa su l'Espresso) nello stesso articolo di Repubblica: "Non amo le mozioni unitarie". Come dire: a priori io (noi) devo (dobbiamo) essere sempre diversi, sempre contro. Ma contro chi quando l'occasione è giusta per essere tutti coesi (come dimostrano le altre forze del Centrosinistra - GRAZIE FASSINO PER ESSERE UN LEADER UN PO' PIU' ATTENTO ALLE QUESTIONI MEDIORIENTALI E MOLTO PIU' RESPONSABILE E INTELLIGENTE DI ALCUNI TUOI COLLEGHI DI SINISTRA!)?
La cosa che mi fa più ridere è trovarsi gli EX-FASCISCI a essere i primi a DIFENDERE UNO STATO EBRAICO!
Il mondo va proprio alla rovescia.
Comunque io mi considero di sinistra e reputo legittima l'esistenza dello Staro d'Israele e spero che, al più presto, venga creato lo Stato Palestinese, indipendente e sovrano.
Il problema è sempre il solito, se solo le persone capissero che, come dice Pietro Ostellino sul Corriere di oggi: "Fino a quando, nel mondo arabo e musulmano, ci sarà anche un solo Paese che auspicherà la distruzione dello Stato ebraico, lo Stato palestinese non comparirà nelle pagine di storia".
E poi come fai a non amare un paese con una bandiera così bella?
Bravissimo! Sottoscrivo ogni parola, forse ho qualche riserva su quella dichiarazione di appartenenza a sinistra che non è del tutto nelle mie corde, ma l'amore per Israele è unico.
Beh, se però mi definisco Disobbediente do un appellativo alla mia persona. Altrimenti direi: "sono una persona che disobbedisce a questo particolare ordine".
Poi sinceramente non capirò mai perchè tutto questo fervore verso uno stato sovrano piuttosto che gli altri. Non credo, per quanto sia ignorante in materia, che israele possa accampare più diritti dei palestinesi. In secondo luogo cerchiamo anche di capire le, non proprio adeguate, vicende che hanno portato alla nascita di Israele. Insomma impariamo a vedere gli altri punti di vista.
a Gigi:
Questa sì che è bella! Non proprio adeguate vicende che hanno portato alla nascita di Israele .
La Shoah è inadeguata? Il fatto che gli ebrei che da sempre, dopo la diaspora, vivessero in Europa, in molti casi ne avessero preso gli usi e i costumi pur rimanendo legati alla loro cultura, tradizione, religione, siano stati sterminati, non è più che una valida vicenda?
E poi, perché nel lontano 1948 i palestinesi, non accettarono di costruire il loro Stato accanto a quello d'Israele? Forse perché i cari amici arabi li dissuasero soffiando sul fuoco.
Un'altra cosa: il presidente iraniano ha dichiarato che Israele deve essere cancellata dalla faccia della terra! Questa mi sembra un'eccellente ragione per schierarsi a suo favore. Che cosa significa chiedersi perché tutto questo fervore verso uno stato sovrano piuttosto che gli altri? A mio parere significa che sotto sotto fa capolino un antico pregiudizio, cieco e ottuso.
Penso che quando si parla di Israele e della sua storia si dovrebbe essere più documentati, corretti e soprattutto non chiusi nei propri recinti ideologici.
Mazeltov.
errata corrige: vissero e non vivessero; presero e non avessero preso.
La foga del discorso fa brutti scherzi.
Se foga c'è è perché Israele è l'unico Paese al mondo che ancora molti, troppi vorrebbero cancellare dalla faccia della Terra . Esattamente come avrebbero voluto, e in gran parte ci sono riusciti purtroppo, i nazisti con gli ebrei 60 anni fa.
Ciao Van :)
"Penso che quando si parla di Israele e della sua storia si dovrebbe essere più documentati, corretti e soprattutto non chiusi nei propri recinti ideologici."
1- La Shoah è una cosa, la nascita di Israele un'altra. La connessione tra questi due eventi non è "un'adeguata vicenda".
2 - Nessun pregiudizio. Nè verso gli arabi, nè verso Israele. Non credo di essere io quello che si muove entro i recinti ideologici, culturali, di tendenza o massmediatici a seconda dei casi.
3 - Come si fa ad essere tanto contraddittori da parlare con premesse così evidenti e, al contempo, autoproclamarsi "corretti e fuori dai propri recinti"
A Gigi:
Non c'è molto da aggiungere a quello che dice Esperimento.
Per quanto riguarda il rapporto tra Shoah e nascita di Israele non è così esile come tu sembri credere, anche se la spinta sionista e l'ipotesi Balfour è precedente.
Non capisco quali siano per te le non proprie adeguate vicende a cui fai riferimento.
Comunque, oggi Israele è uno Stato e come tale ha diritto di esistere e di non vedersi minacciato da chicchessia.
Tra l'altro è l'unico Stato democratico in un'area del mondo dove la libertà individuale, la possibilità di esprimersi, il diritto di dissentire - verbo amatissimo da noi italiani quando ci serve solo per opporci ciecamente - sono costantemente negati.
Quanto ai recinti , penso che siano belli alti se ancora oggi, da più parti, ci si chiede quali ragioni abbiamo di alzare la voce per Israele.
x Gigi
Non ci sono grandi nessi tra la Shoà e la nascita di Israele, ma francamente non vedo molte differenze tra l'antisemitismo nazista degli anni '30 e quello arabo-islamico dei giorni nostri. Anche le fonti di abbeberamento sono le stesse: Protocolli dei Savi di Sion, leggende sul potere ebraico, sul sangue dei cristiani (o dei musulmani) bevuto/mangiato, ecc.
Abbeveramento, scusate