Piccole cose che ti fanno sentire incredibilmente bene.
sabato 12 novembre 2005 by VAN
Mercoledì 9 si è laureata una mia amica. Non pensavo di venire inserito nella sua lista dei ringraziamenti.
"Ringrazio tutti i miei compagni del liceo… in particolar modo Enrico. Il destino aveva in serbo un bell’asso nella manica quella sera alla “Pagnota” (non sai quanto lo ringrazio!!!). Sei un amico eccezionale, anche se ci separano migliaia di chilometri sei sempre presente. Grazie davvero…"
Non credo di meritarmi tutto questo (o forse sì).
"Pagnota"... Come una cena può cambiare la vita di una persona...
5 anni... Quanto tempo... Un altro "Liceo"... Quante cose sono cambiate, un altro mondo... Anche io mi sento cambiato... Forse troppo...
Comunque GRAZIE!
GRAZIE DI CUORE TESORO.
GRAZIE.
"Ringrazio tutti i miei compagni del liceo… in particolar modo Enrico. Il destino aveva in serbo un bell’asso nella manica quella sera alla “Pagnota” (non sai quanto lo ringrazio!!!). Sei un amico eccezionale, anche se ci separano migliaia di chilometri sei sempre presente. Grazie davvero…"
Non credo di meritarmi tutto questo (o forse sì).
"Pagnota"... Come una cena può cambiare la vita di una persona...
5 anni... Quanto tempo... Un altro "Liceo"... Quante cose sono cambiate, un altro mondo... Anche io mi sento cambiato... Forse troppo...
Comunque GRAZIE!
GRAZIE DI CUORE TESORO.
GRAZIE.
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Caro Van, ho letto che il mio commento ha scatenato un putiferio tra gli intellettuali di Al Giglio Nero. Devo dire che trovo scomposte e bambinesche certe risposte - il riferimento alla De Filippi è celestialmente ridicolo e rivelatore di un atteggiamento di snobismo becero - ma va bene così. Non mi tiro indietro, anzi.
La mia lettura di Al Giglio Nero non è stata né estemporanea, nè superficiale perché già da un po' di tempo, di tanto in tanto, passo di lì. Leggendo i post dedicati a Israele, ho ritenuto importante intervenire - se ben ricordi anche su questo blog rispondendo a Gigi -perché m'inquieta che, sotto belle parole e distinguo che lasciano il tempo che trovano di fronte a delle minacce assurde come quelle iraniane, si faccia strada l'antico pregiudizio.
Scusa per il fuori post, ma penso che capirai.
Continuo qui perché non sono loggato Al Giglio Nero.
Ho letto che Gel non ama intrusioni nel blog...
Non capisco...forse al di là dello steccato hanno paura di un leggero venticello di sana e non strabica dissidenza!
Per quanto riguarda Miles che ironizza su Yom/Yomo, non rispondo. Si è già coperto di ridicolo con le sue mani.
Ti ringrazio comunque per la tua precisazione etimologica e di significato.
a Bedos: apprezzo il fatto che tu mi risponda con un tono meno acceso rispetto agli altri.
Tutto è nato qualche giorno fa quando, in riferimento al post di Van sulla manifestazione pro -Israele, ho trovato poco chiare le parole di Gigi che affermava:
In secondo luogo cerchiamo anche di capire le, non proprio adeguate, vicende che hanno portato alla nascita di Israele.
Ho chiesto che cosa intendesse per non proprie adeguate vicende .
Poi, mi è venuta la curiosità di visitare Al Giglio Nero, che già in altre occasioni avevo sfogliato, e lì mi sono imbattuto in testimonianze, in parte anche la tua, che non mi sono piaciute. Mi sono sembrate un insieme di idee raccogliticce verso Israele e gli Stati Uniti.
Ho di nuovo commentato su questo blog del paziente Van che queste posizioni mi apparivano tristemente ideologiche.
Da questa mia affermazione si è scatenato il putiferio di contumelie e offese verso di me a cui naturalmente ho risposto per le rime.
Navigo per la rete da tempo, non amo assolutamente la censura delle idee, seguo blog e siti di diversa estrazione.
Ho ritenuto naturale esprimermi anche su alcune delle vostre posizioni, ma mi e sembrato che alcuni di voi non abbiano gradito e si siano nascosti dietro una difesa delle proprie differenti posizioni, aperture intellettuali un po' di facciata. Basta rileggere alcune delle risposte, quelle di Marty, di Gel di Miles che sinceramente mi appaiono ancora arroganti e fuori argomento.
Ti ricordo di nuovo che tutto partiva da una affermazione su Israele e sul diritto alla sua difesa quando un folle iraniano, che sicuramente non rappresenta, se non per una piccola parte, il suo splendido popolo, urla al mondo che deve essere cancellato dalla faccia della terra.
Su questo dissento e dissentirò sempre senza se e senza ma e continuerò a pensare che, chi fa dei distinguo in simili tragiche vicende, chi non afferma con forza e chiarezza che Israele vive e deve vivere, che Israele, come dice il Rabbino Capo di Roma, non deve giustificare la sua esistenza, si porta addosso un velo sottile, forse invisibile ma resistente, di antisemitismo.
Ti ringrazio per la tua offerta di ospitalità su Al Giglio Nero.
Ci penserò e non è detto che non l'accetti.